Le elezioni politiche del 25 settembre si stanno avvicinando, e con tutti i partiti che fanno sempre più promesse sul clima, è difficile capire quale sia la credibilità di tali promesse; per questo motivo l'Italian Climate Network, assieme a Climalteranti, ha elaborato un indice per valutare l'impegno climatico promesso dai partiti.
L'indice di impegno climatico si basa su 10 criteri di valutazione, con un punteggio da 0 a 10 assegnato da 20 scienziati e esperti di politiche sul clima e l'energia super partes, e sono i seguenti:
CENTRALITA'
Quanto e dove si parla del cambiamento climatico, ovvero se sia un tema ricorrente nel programma o se sia un tema sporadico e marginale.
SETTORIALITA'
Quanto il tema del cambiamento climatico sia connesso alle parti che si occupano dello sviluppo socio-economico o industriale, o sia invece relegato come parte di ambiente e sostenibilità.
AMBIZIONE
Quanto nel programma siano citati e sostenuti obiettivi di riduzione delle emissioni che siano in linea all'Accordo di Parigi e quanto siano delineate azioni in linea con questi obiettivi.
FUORIUSCITA DAI FOSSILI
Quanto sia richiamata la necessità di una rapida fuoriuscita dal sistema fossile, bloccando quindi gli investimenti in nuove infrastrutture legate ai combustibili fossili, come centrali a gas o rigassificatori
INVESTIMENTI PUBBLICI
Quando siano previsti investimenti pubblici, nonché sistemi di incentivi e disincentivi per accelerare la mitigazione del cambiamento climatico, non solo nel settore della produzione di energie rinnovabili ma anche in settori più complessi, quali la mobilità sostenibile.
EQUITA' E DISUGUAGLIANZA
Quanto il programma consideri il tema della giusta transizione, della necessità di monitorare e affrontare problemi di distribuzione della ricchezza conseguenti alle politiche sul clima.
DISTRAZIONI
Quanto il programma preveda impegni che possano essere considerati segno della non volontà di affrontare oggi la sfida della transizione energetica, spostandola invece in un futuro.
IL QUADRO INTERNAZIONALE
Quanto l'azione sul clima dell'Italia sia inserita nel contesto europeo della Convenzione sul Clima, con chiaro sostegno agli obiettivi dell'UE o agli elementi attuativi (come per esempio il pacchetto "Fit for 55").
NEGAZIONISMO
Quanto nel programma trovino spazio esplicitamente argomentazioni che mettono in discussione l'esistenza del riscaldamento globale o l'influenza antropica.
INATTIVISMO
Quanto nel programma siano presenti le parole d'ordine dell'inattivismo climatico: spostare la responsabilità su altri paesi, enfatizzare i pericoli e i costi della transizione energetica, dichiarare che sia ormai troppo tardi per affrontare la crisi climatica.
Vi invitiamo dunque, a leggere questo interessante reportage, utile per le scelte che saremo chiamati a compiere il 25 settembre e utile per riuscire a tutelare il nostro Pianeta.
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